Caffè in ghiaccio salentino: una triste storia di caffè in Autogrill
Cibo e territorio vanno di pari passo, ve lo ripetiamo da anni e negli ultimi mesi ancor di più visto che una potente campagna mediatica contro Gallipoli e il Salento si è riversata sulla nostra terra negli ultimi mesi.
Il cibo, le ricette tradizionali sono il legame più rappresentativo della nostra terra. Abbiamo anche creato un tour enogastronomico con queste specificità per il nostro primo compleanno “Radici”, lasciando “parlare” gli ingredienti del nostro territorio.
- Caffè in ghiaccio salentino: una triste storia di caffè in Autogrill
- Caffè in ghiaccio con o senza latte di mandorla e scorza di limone: questo è il caffè salentino
- Foodismo: il nostro brand manifesto parla di cibo, condivisione, tradizione e valori autentici del Salento. Per questo motivo il caffè in ghiaccio è una parte del nostro cuore
- Caffè salentino: il fattaccio
- Fatevi un’idea di quanto vi ho raccontato e scrivete nei commenti qui sotto
Detto questo, una cosa ve la voglio dire, facendo una piccola premessa: non amo parlare e criticare il lavoro degli altri ma in questo caso è bene intervenire subito, per mettere dei paletti sulla linea di confine tra ciò che è tipicamente salentino e ciò che non lo è e che crea un’immagine distorta della nostra terra.
“The heart of the matter”, il nocciolo della questione è il caffè in ghiaccio.
Caffè in ghiaccio con o senza latte di mandorla e scorza di limone: questo è il caffè salentino
Vi starete chiedendo: tutta questa enciclica per un banalissimo caffè in ghiaccio?
Io vi rispondo che non è una questione banale quella che vi sto raccontando. Quando si parla di Radici e del nostro dna, non bisogna stare zitti e aspettare che qualcuno faccia o dica qualcosa al posto nostro.
Foodismo: il nostro brand manifesto parla di cibo, condivisione, tradizione e valori autentici del Salento. Per questo motivo il caffè in ghiaccio è una parte del nostro cuore
Di solito incontriamo persone amanti del Salento e delle cose belle e buone che la nostra terra offre. Generalmente i nostri Foodisti, turisti e visitatori, si trasformano in brand ambassador della nostra terra una volta tornati a casa e questo, nel nostro piccolo, nell’ambito del lavoro da noi svolto, ci rende orgogliosi e felici perché raccontare in modo veritiero e soprattutto autentico il tacco di Puglia, non è cosa semplice.
Caffè salentino: il fattaccio
Bene, al mio ritorno da Roma, mi ritrovavo sull’autostrada Napoli-Bari, all’altezza di Avellino, una manciata di giorni addietro (esattamente il 3 agosto) e in un simpatico Autogrill, mi imbatto in un altrettanto simpatico barman al momento della tanto sospirata pausa caffè, dopo essere stato in coda per un’ora sul GRA.
Il cameriere mi fa: “Visto che dall’accento vedo che lei è salentino, desidera un caffè proprio come lo fate voi, dalle vostre parti? Le servo, se vuole, un autentico caffè salentino.”
Io ero indeciso tra prendere sto benedetto “caffè salentino” come dice lui oppure un normalissimo caffè caldo in tazza rovente come di solito lo servono nella catena Autogrill.
In cuor mio sapevo che la fregatura era in agguato alle mie spalle (potete tranquillamente cambiare le parole di quanto ho appena scritto, mettere i giusti sinonimi al “posto giusto”, il colorito risultato finale non cambierà). Non assecondando il mio sesto senso, decido di provare questo benedetto caffè in ghiaccio.
Risultato deludente, caffè pessimo e soprattutto ho bevuto un caffè che salentino non è.
Non me la prendo con chi ci lavora lì dentro, purtroppo eseguono ordini e seguono ricette e procedure che qualcun altro sceglie per loro.
Ma vi supplico: non spacciate qualcosa per salentino, quando non conoscete usi, costumi e radici della nostra terra. Quella bibita che ho bevuto non è salentina e non è assolutamente rappresentativa del Salento.
Qui sotto vi posto due fotografie del bibitone che ho “degustato” in Autogrill, scontrino incluso.
Se volete farvi un’idea sulle ricette salentine potete tranquillamente acquistare, direttamente da Amazon, una fantastica guida ai sapori e ai piaceri del Salento
Fatevi un’idea di quanto vi ho raccontato e scrivete nei commenti qui sotto
Voi salentini o salentini adottati, come prendete il vostro caffè salentino? Scrivetelo nei commenti!
Gianfranco, sacrificati sull’altare del marketing e apprezza il fatto che il marchio Salento abbia preso piede dappertutto. Che poi ci siano in giro dei mistificatori questo è un altro paio di maniche. Questo è il prezzo ormai che dobbiamo pagare per il fatto di essere sulla cresta dell’onda. Meglio farsene una ragione.
Caro Carmelo,
preferisco che le persone chiamino le cose con il giusto nome. La mia potrebbe sembrare un’esagerazione ma non lo è purtroppo.
Usano la parola Salento in modo leggero, indicando più di una volta le cose sbagliate che certamente non abbiamo desiderato io e te, che amiamo questa terra (da quel poco che ti conosco sei una persona eccezionale con un amore viscerale per il Salento… non a caso stai restaurando il monumento simbolo di questa terra).
Detto questo, penso che dobbiam fare i dovuti distinguo tra ciò che è Salento e ciò che non lo è, giusto per ricordare a chi non conosce la nostra terra che non siamo località di scoppiati e fannulloni. Accanto ai tour delle discoteche esistono altri 1000 volti di fare turismo.
Così come sarebbe forse il caso di ripartire e ripensare il brand Salento che in questi anni è stata svuotato di contenuti e valori!
Ti ringrazio per aver commentato con il cuore! Ci vediamo presto!