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IL RITORNO ALLE ORIGINI DI UNO CHEF GIRAMONDO

da Dic 24, 2016Ivan Tronci0 commenti

Un vero e proprio ritorno alle origini per il nostro chef Ivan Tronci che, dopo 11 anni, ritorna nella sua scuola, l’IPSSEOA di Otranto (Istituto Professionale Statale “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera”), durante l’incontro annuale “Protagonismo Studentesco”, organizzato dagli studenti, coordinato dalla Prof.ssa Giulia Bello e supervisionato dal Dirigente Augusto Spicchiarelli.

Un meeting molto dinamico. Gli studenti, dopo aver visionato i video e gli slide show fotografici dello chef, hanno interagito con lui, ponendo domande interessanti sulla sua professione, sulle difficoltà incontrate durante la brillante carriera e su cosa comporti lavorare, accanto ad un maestro come Heinz Beck, in cucine stellate.

Ivan Tronci si è dimostrato da subito disponibile e ha posto il focus delle sue risposte su parole come passione e amore, sacrificio, umiltà, impegno, forza di volontà e viaggiare.
“La cucina stellata impone turni di lavoro massacranti. Se non hai passione per quello che fai, non puoi tradurre in amore, gli ingredienti, una ricetta, un piatto.
Sacrificio perché la professione del cuoco, ad alti livelli, comporta rinunce in termini di tempo da dedicare ai propri interessi personali e hobby.
Umiltà perché essere cuoco significa aver voglia di imparare ed apprendere nuove tecniche di cucina. Ogni giorno.
Impegno e forza di volontà perché coloro che vogliono intraprendere questa attività sono chiamati a dare il massimo e spingersi oltre i propri limiti. Chi vuole fare il cuoco in una cucina stellata deve necessariamente trasformare i propri limiti in punti di forza. Per far questo ci vuole impegno, studio e passione per quello che si fa. Nessuno ti regala nulla.
Viaggiare perché bisogna essere curiosi, vedere il mondo, conoscere nuovi ingredienti, scoprire nuove ricette e incontrare nuove culture. Viaggiando, il cuoco può interiorizzare e adattare queste novità al proprio stile di cucina per creare ricette e piatti unici.”
L’incontro per lo chef è stato emozionante, un vero e proprio ritorno alle origini perché ad Otranto, in quell’istituto, Ivan Tronci ha cominciato a conoscere il mondo della cucina, il rispetto delle materie prime e ha acquisito tutti gli input necessari per diventare una giovane promessa della cucina italiana.

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